martedì 19 giugno 2012

I dipietristi accelerano nel percorso verso le comunali

L´AFFONDO. I dipietristi accelerano nel percorso verso le comunali Idv: «Nella corsa alla Loggia 2013 partiamo da soli» Belotti: «Incontreremo giovani, associazioni, imprese Sul programma decideremo i passaggi successivi» Mentre spuntano candidati sindaco e nuove civiche, mentre resta il nodo di quando, come (e se) si faranno le primarie, l´Italia dei Valori inizia anche da sola la sua corsa per la Loggia. Lo fa, per dirla come il responsabile dei Dipartimenti Maurizio Zipponi «nuotando in mare aperto, perché in questo momento non esiste un accordo con il Partito Democratico». E lo fa, soprattutto, partendo dal programma. «Ci auguriamo di incontrare sulla nostra strada anche il Pd - è lapidario Zipponi - ma non è scontato» E POICHÈ il leader nazionale Antonio Di Pietro e il partito hanno dato mandato di tenere i riflettori puntati sulla nostra città, a sostegno del coordinatore provinciale Salvatore Palmirani arriva una nuova figura. Claudio Belotti, di Chiari, farà da trait d´union dell´azione politica tra coordinamento provinciale e regionale, mantenendo un filo diretto con Di Pietro. Per parlare di alleanze, spiega Palmirani, bisogna prima chiarire il punto delle primarie e del perimetro della coalizione. «Non abbiamo allo stato di fatto un´alleanza con il Pd - conferma Belotti nella sede di via Saffi -. Lavoriamo per creare un´alternativa al centrodestra. Un cronoprogramma a step ci porterà a definire le alleanze. Se alleanza ci sarà, vorremmo le primarie nel qual caso potremmo proporre anche una figura nostra». E a proposito di step, il primo passo per l´Italia dei valori sarà il confronto con il territorio: «Apriremo in modo incondizionato ai giovani. Con cadenza settimanale d´ora in poi ci incontreremo con le associazioni, il tessuto produttivo. Non ultimo, vorremmo canalizzare il voto di opinione. Sarà il programma costruito aprendoci che ci farà decidere i passaggi successivi». L´Idv insomma, per dirla come i dipietristi, si trasforma in «una casa di vetro aperta», il che vuole anche in un certo senso proporre una differenza di metodo rispetto alle altre forze politiche: «Non c´è nessuno che può venirci a dire “Questo è il nostro candidato". Brescia merita un sindaco della città, nel solco della sua tradizione», affonda Zipponi facendo riferimento in modo implicito all´investitura di Emilio Del Bono da parte dell´assemblea cittadina del Partito Democratico. ANCHE SUI TEMI concreti però, il responsabile nazionale dipartimenti marca le distanze più che i punti di incontro con i democratici. Una su tutte, la posizione su A2A. «Quanto ai fondamentali del programma, siamo in totale disaccordo su A2A. A Milano non è passato niente della mozione votata in Consiglio». Mozione sulla quale, torna a dire ancora Zipponi, si sarebbe consumato «un inciucio». Critiche fioccano anche sul tema dei compensi, pur ridotti, degli amministratori: «I Consigli dovrebbero avere le retribuzioni che ci sono nell´industria privata. E i compensi, quando c´era Asm, erano legati ai risultati». Il dipietrista si dice assolutamente contrario alle operazioni finanziarie nell´aria: «Con la nuova ipotesi di aggregazione di tre multiutilities Brescia sarà definitivamente morta - sostiene -. Ma può fermare questo treno perché oggi ha ancora il 25%». La proposta perciò è «o di valorizzare la quota vendendola o, se i milanesi non vogliono che sia ceduta, diano l´equivalente in asset strategici. A questo punto che almeno il Pd ci dica se è d´accordo sulla verità che in A2A Brescia sta scomparendo». IL PROGRAMMA, pare di intendere, risentirà anche di alcuni altre linee guida. Sui trasporti - in assenza, dice l´Idv, di un´adeguata programmazione della metropolitana - viene messa a disposizione l´esperienza del senatore Gianpiero De Toni nella commissione nazionale. Quest´ultimo rivendica il protagonismo nella concretizzazione di «una nuova possibilità per Brescia». Mentre in tema di ambiente schiera il consigliere regionale Francesco Patitucci nominato alla guida della commissione d´inchiesta su Cappella Cantone. Quest´ultimo vede nel partito un nuovo «laboratorio politico».Quando ai candidati, «stabilito il programma decideremo anche i nomi», dicono i dipietristi. Insomma, almeno per ora il matrimonio con il Pd non sembra scontato. «La cosa positiva - chiosa Zipponi - è che le cose sono chiare già da ora. Se alla fine alleanza ci sarà, governeremo cinque anni senza sbavature»,